In cosa consiste l'opera di "giustificazione"?
"Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l'ha fatto esser peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui" (2 Corinzi 5:21).
Con il termine "giustificazione" si intende l'essere dichiarati "giusti" per mezzo dell'intervento divino finalizzato alla redenzione dell'uomo condannato dalla propria natura peccaminosa. La giustificazione avviene per coloro che ricevono Cristo, i quali vengono considerati giusti da Dio in base alla giustizia di Cristo.
Anche se come principio si trova dappertutto nelle Sacre Scritture, il brano principale che descrive compiutamente in cosa consista la "giustificazione dei credenti" si trova al capitolo 3 della lettera di Paolo ai Romani:
"Ora, però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata una giustizia di Dio, attestata dalla legge e dai profeti: vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti; poiché non v'è distinzione, difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio, e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù, il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d'esso, per dimostrare la sua giustizia, avendo Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente; ond'Egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesù" (Romani 3:21-26)
La giustificazione, mediante la fede nell’opera completa di Gesù Cristo, si concretizza principalmente in due aspetti di cui il primo consiste in: perdono, remissione e non imputabilità dei peccati, riconciliazione con Dio, fine dell'inimicizia con Lui e delle conseguenze dell'ira e del giusto giudizio di Dio (Atti 13:39; 2 Corinzi 5:19; Romani 5:9), mentre l'altro riguarda: conferimento dello status di persona "giusta" (e conseguente accesso alle benedizioni promesse al giusto) e adozione a figli di Dio ed eredi di Cristo (Romani 8:14; Galati 4:4). Entrambi questi aspetti sono dichiarati nel capitolo 5 della lettera di Paolo ai Romani:
"Giustificati dunque per fede, abbiam pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio" (Romani 5:1-2)
dove l'apostolo evidenzia come la giustificazione comporti pace con Dio (perché il peccato è perdonato) e speranza della Sua gloria (perché il credente è accolto come giusto). Giustificazione significa quindi perdono di tutti i peccati e completa riabilitazione ai favori e privilegi di Dio.